Martina Gresia  soprano - Recensioni

BOLOGNA (Norma) - produz. Teatro Comunale di Bologna, marzo 2023

“ […] la scena è dominata da Martina Gresia, giovanissima rivelazione della produzione lombarda di pochi mesi fa (leggi le recensioni da Brescia e Como). Da quell'esperienza è chiaro che porti in dote i recitativi migliori della serata, un “Sedizïose voci” scandito a dovere, con accento nobile, autorevole, vario, belle sfumature. Del pari, si ricorda il suo “Dormono entrambi” cesellato con sensibilità e gusto e in generale l'ottima tenuta complessiva di una voce di smalto, ricchezza e duttilità rare”. 

https://www.apemusicale.it/joomla/it/recensioni/74-opera/opera-2023/14193-bologna-norma-18-19-03-2023?fbclid=IwAR35px4O5_j0RFUt449w3u2tO9YCaS8lUUI-_In6a7jX3sZ_dMO1U3Grkfs

 

BRESCIA (Norma)

“Ecco allora che il 30 settembre la stagione si inaugura con Martina Gresia (classe 1997), già prevista per alcune tappe della produzione, che dunque aveva provato al pari della collega (solo, con una diversa Adalgisa: Veta Pilipenko). Il debutto anticipato di Gresia è salutato da un grandissimo, meritato successo […]

la sera del debutto ufficiale, Martina Gresia ha potuto imporre senza alcuna forzatura qualità vocali di tutto rispetto per ampiezza, estensione e colore, ma non li ha semplicemente esibiti: l'attenzione alla parola si fa musica, con accenti ben soppesati e un'amministrazione delle energie che le permette di rendere il quadro finale il vero culmine della serata (e chi scrive non nasconde il brivido vero provato al fatidico “Son io”). Un debutto più che felice che potrà essere foriero di una luminosa carriera se il soprano saprà preservare e affinare la dovizia dei mezzi sulla strada tracciata ora. Sì, venticinque anni per Norma sulla carta possono sembrare pochi, ma i fatti oggi hanno dato ragione a lei e a chi l'ha portata sul palco del Grande: che continui così, con saggezza. […]

E quando le luci di Marco Giusti inondano di rosso fiamma la scena nell'apoteosi del finale, sull'ultimo accordo scatta l'ovazione, che si accende, in un Teatro Grande felicemente esaurito e gran parte del pubblico in piedi, soprattutto per Martina Gresia e Alessandro Bonato, a ribadire le acclamazioni tributate già a scena aperta e all'apertura del secondo atto. Ai direttori artistici in cerca di direttori e soprani conviene prendere appunti.”

https://www.apemusicale.it/joomla/it/recensioni/70-opera/opera-2022/13598-brescia-norma-30-09-02-10-2022

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BRESCIA (Norma)

“Fra le opere del repertorio italiano forse nessuna più di Norma necessita della presenza di una protagonista dotata non solo di uno strumento fuori dal comune, ma anche della capacità di indagare la complessa psicologia di un personaggio che si presenta da un lato sacralmente ieratico, dall’altro mutevole ed emotivamente passionale.

Un obiettivo non da poco, perfettamente centrato nel nostro caso da Martina Gresia, la quale ha sostituito la prevista Lidia Fridman assente per motivi di salute alla serata inaugurale della nuova stagione lirica bresciana, regalando al pubblico una performance davvero di tutto rispetto. […]

Martina Gresia, come si è detto, è un’ottima Norma, precisa, controllata nell’emissione, incisiva nell’accento, coinvolgente nell’interpretazione. Ne esce una figura profondamente materna, palpabile nel delicato “Vanne e li cela entrambi” ricco di sfumature, la quale convive però con un’anima più dura e drammatica, perfettamente evidenziata da un “In mia man alfin tu sei” che, seppur classicamente scolpito, risulta colmo di pathos. […]

Grande eleganza e spolvero fra il pubblico presente in sala che ha tributato applausi a tutti ma con particolare fervore al direttore e alla protagonista principale.”

https://www.operaclick.com/recensioni/teatrale/brescia-teatro-grande-norma

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BRESCIA (Norma)

“«Casta Diva», Gresia superba: al Grande scene di grande forza simbolica. […]

Magnifiche le due figure femminili principali: Martina Gresia ha sostituito all’ultimo momento l’indisposta Lidia Fridman; peccato per il soprano italo-russo ma la Gresia, già prevista nelle repliche dell’opera a Como e a Pavia, è una Norma bravissima, ieratica, quasi regina più che sacerdotessa. E strappa lunghi applausi già con «Casta Diva». E Asude Karayavuz-Adalgisa incanta per naturalezza e intensità. La loro prova insieme nel loro celebre colloquio alla fine del secondo atto è in questo senso uno dei momenti più intensi dell’intera opera.”

https://www.bresciaoggi.it/argomenti/spettacoli/casta-diva-gresia-superba-scene-di-grande-forza-simbolica-1.9653650/amp

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CREMONA  (Norma)

“In questa impossibilità di essere l’una e l’altra cosa, nella divaricazione tra l’essere e il dover essere, Norma è figura (ed opera) senza tempo, eternamente attuale, tragicamente possibile, come sottolineano i bei costumi di Nicolao Atelier. Il suo apparire su un piedistallo, ieratica, magnifica, è anche il riapparire della cerva, decapitata e ridotta a scheletro, memento mori, tragico presagio di ciò che sarà. L’intoccabile verrà brutalmente contaminata dalle passioni, dal rimorso, dall’espiazione. Martina Gresia, chiamata a sostituire in corsa Lidia Fridman, ha nelle sue corde il dono di saper rendere, a soli 25 anni, l’anima di questa intricata, contraddittoria complessità; il suo atteso Casta Diva – con il cerchio luminoso al neon, mobile, arcano, tra cielo e terra, quale leitmotiv – è un’invocazione alla luna di raro intimismo, disegnata con un pennello a punta fine sul tappeto di un’orchestra plastica, vaporosa, pulsante; una preghiera di toccante adesione emotiva, già increspata da un velo di tormentata tristezza. Il biglietto da visita di un talento cristallino che, nel corso degli atti, non appare mai a disagio rispetto ad una scrittura da far tremare i polsi. Ne sortisce un personaggio sfaccettato, smagliante nella duttile vocalità che chiede guizzo, corposità, incisiva articolazione. La Gresia lo fa esibendo una vocalità altrettanto regale per ampiezza, duttilità, espressività in ogni scavo. Magnifica, a questo proposito, la scena del lampo infanticida che attraversa il cuore della sacerdotessa, ben risolto dalla regista con uno sguardo della culla vista dall’alto, come da una remota conchiglia, sul sonno degli innocenti. La radice del dramma è tutta qui. Norma è creatura che non sa uccidere. Alla fine, consegnandosi al suo popolo per consentirgli di lavare le macchie del suo peccato, Norma si presenterà vestita della stessa foggia di Pollione. Negli abiti di pelle, nell’aggressività dell’aspetto, la prova della sua colpa, della sua appartenenza al nemico del suo popolo.”

https://vocedimantova.it/eventi/la-belliniana-norma-non-finisce-mai-di-stupire/

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CREMONA  (Norma)

“L'opera ha visto il soprano Martina Gresia impegnata nel ruolo del titolo, realizzato con forza ed eleganza. La Gresia ha dipinto un personaggio complesso, travagliato, con un bellissimo timbro vocale, tondo e denso, particolarmente efficace nel centro e negli acuti ma omogeneo in tutta la sua estensione. Applausi scroscianti e qualche "brava!" dal loggione dopo un "Casta Diva" da manuale. Generose ma precise le colorature, tesi ed espressivi i fiati lunghi.”

https://cremonasera.it/cronaca/al-ponchielli-la-prima-di-norma-applausi-per-i-protagonisti-e-per-il-coro

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PISA (Norma)

“Il soprano Martina Gresia, appena venticinquenne, costituisce uno degli elementi di maggior interesse dell'esecuzione. La voce dal colore ambrato screziato da un leggero vibrato stretto è sonora e timbrata, estesa (specialmente nella seconda ottava) e sufficientemente duttile da consentire buone variazioni dinamiche e un'adeguata gestione dei passi di agilità. Considerando la giovanissima età appaiono notevoli sia la gestione degli accenti, sia la tenuta (in un ruolo-monstre come questo, eseguito nella sua integralità) che le consente di arrivare ancora fresca alle ultime battute dell'opera. Il personaggio, come è ovvio, potrà essere ulteriormente rifinito col tempo, auspicando una gestione oculata dei suoi mezzi naturali già piuttosto importanti a un'età per la quale un debutto in una parte come Norma (che peraltro, a differenza di molte altre, non richiede necessariamente una figura tanto giovane) poteva apparire temeraria. […]

Teatro di Pisa pressoché esaurito come non si vedeva da tempo, con pubblico assai rumoroso, anche durante l'esecuzione e non solo quando premia con caldi applausi interpreti e direttore, tributando un bel successo personale alla Gresia.”

https://www.operaclick.com/recensioni/teatrale/pisa-teatro-verdi-norma

 

 

CAGLIARI (Elisir d'amore)

 

"[…]  nel cast vocale risalta la prova di Martina Gresia, chiamata in scena a causa di un’improvvisa indisposizione di Ekaterina Bakanova (annunciata come titolare del ruolo). La giovane cantante romana non è stata sfiorata dall’emozione della “prima”, incarnando una Adina praticamente perfetta: timbro chiaro da soprano lirico puro, acuti facili e sicuri nel duetto con Nemorino, filati infiniti e personalità da vendere dall’aria della crudele Isotta fino al duetto con Dulcamara. Le previsioni che la descrivono lanciata verso una carriera di primo livello appaiono tutt’altro che azzardate”. 

https://www.operaclick.com/recensioni/teatrale/cagliari-teatro-lirico-elisir-damore-0

"Nel cast spicca la bella Adina di Martina Gresia che sostituisce l’indisposta Ekaterina Bakanova.

Si capisce subito che il soprano ha padronanza del personaggio. Affronta il ruolo con voce grande e limpida, interpreta  con convinzione e ricchezza di armonici “Della crudele Isotta” e supera con atteggiamento sicuro le agilità in “Per guarir di tal pazzia”. Inoltre interpreta le arie con dovizia di colori, abbellisce i da capo con le giuste variazioni e inserisce una cadenza inusuale sia sulla ripetizione de “La ricetta è il mio visino” sia nel difficilissimo rondò  finale “Il mio rigor dimentica”.

https://www.iteatridellest.com/cagliari-lelisir-damore-gaetano-donizetti-4-marzo-2022-a-cura-di-loredana-atzei/

 

"Martina Gresìa, subentrata all’indisposizione del soprano Ekaterina Bakanova, è un’Adina vivacissima con tutte le note a posto anche nei passi più impervi delle agilità”. 

http://www.sardegnasoprattutto.com/archives/24422

 

 BARI (Don Giovanni)

“Martina Gresia, particolarmente a suo agio nel ruolo drammatico di Donna Anna, può essere definita a pieno titolo la voce più applaudita della serata”

https://www.operateatro.it/it/recensioni-Opere/Convince-il-Don-Giovanni-di-Mozart-al-Petruzzelli

 

COMO (Concorso ASLICO)

“Due saranno le interpreti di Donna Anna, ambedue cimentatesi con l’aria del II atto “Non mi dir, bell’idol mio”: la ventiquattrenne Martina Gresia, dallo strumento vocale voluminoso e lussureggiante, ben proiettato, […]”

https://www.connessiallopera.it/recensioni/2022/teatro-sociale-di-como-proclamati-i-vincitori-del-73-concorso-aslico/

 

 

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